Capitolare di Quierzy

Il Capitolare di Quierzy è un testo normativo (capitolare) promulgato il 14 giugno 877 nella città di Quierzy-sur-Oise da Carlo il Calvo.[1]

L'occasione a partire dalla quale il capitolare di Quierzy fu emanato fu quella di una spedizione militare dei franchi contro i Saraceni: per mezzo di esso l'imperatore Carlo il Calvo intendeva assicurare la continuità del titolo beneficiario ai signori che avessero preso parte alla spedizione. Fino al loro ritorno, queste terre non sarebbero state affidate a nessun altro, ma in caso di morte durante l'impresa, sarebbero - per l'appunto - tornate al senior che avrebbe deciso come disporne.[2] Non di rado accadeva che queste passassero ai figli dei vecchi possidenti e poi il re, al ritorno dalla guerra ne confermasse il titolo nella natura di beneficio. Tuttavia il capitolare garantiva soltanto al beneficiario in vita (e non ai suoi eredi) la solidità del possesso fondiario.

Il capitolare non sancì, dunque, come è di comune credenza e come riportato da tanta manualistica, l'ereditarietà dei feudi maggiori, poiché si riferisce ad un caso particolare. Pure, il contenuto del capitolare è specchio di una nuova forma di sentire riguardo all'ereditarietà delle funzioni di governo comitale.[3]

Quando la centralità del potere regio perse la propria efficacia nell'amministrazione del regno determinando un vuoto di potere, i signori resero ereditario il beneficio che avevano ottenuto dal sovrano e alcuni secoli dopo (nel 1037 sotto l'imperatore Corrado II) videro riconosciuti tale prerogativa attraverso un editto noto come l'Edictum de beneficiis (in età moderna battezzato come Constitutio de feudis) che decretava l'ereditarietà dei benefici minori.

  1. ^ Quierzy, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Montanari, p. 109.
  3. ^ Barbero e Frugoni (2024), p. 119.

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